Spesso si fa gran confusione quando si parla di "estratti attivi" e di "principi attivi" in campo fitoterapico. Con questo post vogliamo fare chiarezza su questi due termini che sono effettivamente molto differenti tra di loro.
Che differenza c'è tra un Estratto attivo ed un principio attivo?
Per principi attivi si intendono le singole molecole presenti nelle piante, negli animali o in altre sostanze naturali che producono un effetto specifico sull'organismo. Ad esempio la vitamina C è un principio attivo presente in molti frutti e ortaggi. Sono responsabili delle proprietà terapeutiche o benefiche di una sostanza.
Si tratta, quindi, effettivamente di molecole specifiche che compongono il fitocomplesso di una pianta.
Una pianta, infatti contiene sempre centinaia di molecole differenti ed esercita un effetto terapeutico più compiuto e globale, potendo interagire con più metabolismi perturbati.
Con estratti attivi si intendono invece dei composti chimici , ovvero miscele più complesse ottenute da piante o altre fonti naturali attraverso specifici processi di estrazione.
Gli estratti attivi contengono una varietà di principi attivi insieme ad altre sostanze presenti nella pianta originale.
Ad esempio l'estratto di rosmarino è un estratto attivo che contiene diversi principi attivi, come l'alfa-pinene, con proprietà stimolanti. L'estratto dell'Arnica, invece, che noi utilizziamo per la produzione del nostro Arnica gel 90% per cavalli ad uso umano, contiene il principio attivo dell'Helenalina, con proprietà antinfiammatorie e analgesiche, utile per alleviare dolori muscolari e articolari.
Gli estratti attivi offrono un'azione sinergica, combinando gli effetti dei vari principi attivi presenti.
Risulta chiaro, quindi, che i metodi di analisi delle molecole di sintesi non sono applicabili alle piante ed agli estratti, in quanto significherebbe ignorare le interazioni che vengono attuate dalle molecole presenti.
Il fitocomplesso di una pianta officinale infatti, non possiede una sola azione specifica, ma: ad attività principali che si mostrano chiaramente nel corso della sperimentazione farmacologica e clinica, si affiancano più o meno numerose attività secondarie correlate con quella che viene spesso chiamata sinergia, che contribuiscono a costruire il quadro farmacologico-clinico di una pianta, il suo "profilo terapeutico".
La pianta integra, come quindi possiamo intuire, ha un'azione più decisa, più completa rispetto all'uno o all'altro dei suoi principi attivi singoli. E' una bellissima sinergia naturale con un'attività terapeutica più elastica ed adattabile rispetto ad un alcaloide o un eteroside, che ci permette di ottenere lo stesso risultato prescrivendo una dose minore e restando al di sotto della soglia di tossicità.
Un esempio: i principi attivi del Tè.
Nel Tè, gli effetti della caffeina sono addolciti dalla presenza delle catechine e dei tannini rendendone l'azione meno violenta e più prolungata. I tannini contrastano l'azione degli antrachinoni di Rabarbaro e Cascara. Se si usassero principi attivi purificati delle droghe antrachinoniche si potrebbero riscontrare fenomeni di assuefazione ed avere altri disturbi soggettivi, mentre la droga intera attenua la tossicità dei principi attivi ed evita l'assuefazione.
E "meglio" un estratto o un principio attivo?
Principi Attivi:
- Cos'è: Sono le singole molecole presenti nelle piante, negli animali o in altre sostanze naturali che producono un effetto specifico sull'organismo.
- Esempio: La vitamina C è un principio attivo presente in molti frutti e ortaggi.
- Funzione: Sono responsabili delle proprietà terapeutiche o benefiche di una sostanza.
Estratti Attivi:
- Cos'è: Sono miscele più complesse ottenute da piante o altre fonti naturali attraverso specifici processi di estrazione.
- Composizione: Contengono una varietà di principi attivi insieme ad altre sostanze presenti nella pianta originale.
- Esempio: L'estratto di camomilla è un estratto attivo che contiene diversi principi attivi, come l'azulene, con proprietà lenitive e antinfiammatorie.
- Funzione: Offrono un'azione sinergica, combinando gli effetti dei vari principi attivi presenti.
In sintesi:
- Principi Attivi: Singole molecole con effetti specifici.
- Estratti Attivi: Miscele di principi attivi e altre sostanze.
Perché è importante saperlo?
- Efficacia: Gli estratti attivi possono offrire un'azione più completa rispetto a un singolo principio attivo.
- Naturalità: Gli estratti attivi sono spesso considerati più naturali e meno invasivi rispetto ai farmaci sintetici.
- Scelta consapevole: Conoscere questa distinzione ti permette di scegliere prodotti più adatti alle tue esigenze.
Un esempio per chiarire:
Immagina una pianta: i principi attivi sono come i mattoncini che la compongono, mentre l'estratto attivo è l'intera costruzione, con tutte le sue caratteristiche e sfumature.
Importante:
- Consulenza: Prima di utilizzare qualsiasi prodotto a base di estratti attivi, è sempre consigliabile consultare il tuo medico o un esperto.
- Qualità: Scegli sempre prodotti di qualità, provenienti da fonti affidabili.